Nie chciałem zakładać nowego tematu, tak więc uznałem, że ten pokój będzie odpowiedni

Otóż, na forum Drughi (nazwa tematu: "NO A UNO STADIO CON MENO DI 40.000 POSTI") pojawiła się taka oto informacja :!:
La nuova casa Juve sarà così: grande ma non gigante, accogliente, confortevole, funzionale e sicura. Vi troveranno posto le famiglie e gli sfegatati, i vip e le vamp, i fedelissimi e gli occasionali. Dunque, sarà spettacolo per tutti, non solo per i privilegiati.
Dopo tanto sognare, ecco un progetto concreto che sta cercando in questi giorni i presupposti per un iter sicuro, con un traguardo finale. Sono passaggi obbligati per il club che coinvolgono anche la città di Torino, il Cda bianconero, la Federcalcio e in fondo l’Uefa, ultima destinataria. Perché saranno i Campionati Europei del 2012 il volano per edificare l’impianto rivoluzionario nei concetti e nella forma, oltreché nella sostanza.
Il modello di riferimento è duplice: l’Aol Arena di Amburgo, recente palcoscenico mondiale, e lo Stade de Suisse, ovvero il nuovo Wankdorf Stadium di Berna allestito per la rassegna continentale del 2008. La casa juventina avrà 40.000 posti a sedere e trarrà spunto da entrambi. Come tipologia è un po’ vecchia ma molto simile a quella di Amburgo, appena riammodernato, ma per dimensioni e struttura ci si avvicina, anche se l’Aol Arena ha una capacità maggiore, ovvero di 55.000 posti ( con 50 business boxes come fiore all’occhiello). Ma è in Svizzera che gli uomini di Jean Claude
Blanc, l’amministratore delegato che punta molto sullo stadio per far tornare grande la Juventus ( « fa la differenza » ) , hanno trovato un gioiellino dal quale trarre molti insegnamenti. Insomma, si può copiare qualcosa di importante, da replicare là dove sorgeva il Delle Alpi, perché se passa il progetto - e non si vede una *censura* in merito - l’astronave di Italia 90 sarà rasa al suolo. Ebbene, è lo Stade de Suisse, ovvero il nuovo Wankdorf, a solleticare molto. E’ relativamente piccolo ( 32.000 posti) e futuristico, bello e costosissimo, dotato tra l’altro di una copertura di moduli solari fotovoltaici. Progettato dagli architetti elvetici Luscher, Schwaare Rebmann, lascia a bocca aperta per il suo interno dove trovano posto un nucleo funzionale, spazi per vip e corporate, per attività commerciali e ricettive, centro commerciale, ristoranti, uffici con servizi di parcheggio. Per non dire della tribuna elevata ( plateforme énergie) che ospita una stazione di monitoraggio. Polivalente ( si gioca anche a hockey su ghiaccio, sport che va per la maggiore da quelle parti; vi sono impegnati molti italiani, tra allenatori e giocatori), ospita le esibizioni dello Young Boys, e il centro complementare vanta anche hotel ed edifici scolastici. Siccome il salotto svizzero è costato una cifra enorme ( 270,3 milioni di dollari) non potrà essere clonato a Torino, per ovvi motivi. Però darà spunti interessanti, tracce da seguire con particolare attenzione.
Insomma, un’altra storia rispetto all’Italia. Un’altra storia anche per un’altra Juventus che guarda avanti, rifacendosi, in un certo qual modo, al vecchio progetto dei precedenti dirigenti. Si punterà innanzitutto a una visibilità migliore da ogni angolazione, da ogni ordine di posto; così non capita all’ex Comunale e i danni sono notevoli, anche perché la società ha deciso di non vendere alcune migliaia di biglietti. Gli standard di sicurezza, inoltre, saranno molto più elevati di adesso; si andrà oltre la legge Pisanu.
Una casa, proprio perché tale, deve accogliere gli ospiti con gentilezza e disponibilità. I servizi avranno tre differenti livelli: ovvio, vip e corporate, sponsor e partner saranno collocati al meglio, quindi sarà adeguato il lato sky boxes, con annessa area destinata all’hospitality, con ristoranti e via discorrendo. Ma quello che sta a cuore è il servizio finalizzato alla maggioranza degli spettatori. Adesso, angolo ristoro e bagni sono scadenti, quindi si punterà a migliorare la qualità. I posti coperti dovranno risultare tali: e tutte le file godranno della copertura, senza eccezioni. Si può parlare di azione di base, dove le comodità non saranno a disposizione solo dei clienti più ricchi, bensì di ogni persona che acquista il prezioso ticket per la partita.
E siccome si vuole creare un clima diverso all’interno, ecco che le famiglie si vedranno riservare un settore centrale ( adesso nel piccolo Olimpico c’è l’esaurito in abbonamento); i prezzi accessibili per i nuclei familiari sono d’obbligo, e la linea non cambierà. Si raddoppierà ovviamente il numero di posti, per venire incontro alle molteplici esigenze.
Questo discorso, naturalmente dovrà seguire tempi precisi: quindi, verrà convocato un consiglio di amministrazione apposito per il via libero al progetto di Blanc, e la data del 15 slitterà di qualche giorno; così il confronto con la città di Torino, altra tappa fondamentale per costruire ex novo lo stadio. Il club bianconero deve firmare il contratto per Euro 2012 in quanto proprietario dell’impianto che ora vuole ricostruire. Quindi, incontro a Roma con la Federcalcio ( verso la fine del mese, oltre il 22) e il commissario Luca
Pancalli. Termine ultimo e non procrastinabile, comunque, rimane il 15 febbraio quando l’Italia dovrà consegnare all’Uefa il dossier completo per gli Europei del 2012. La grande svolta, per l’Italia; la grande opportunità, per la Juve.
Czy mógłby ktoś to przetłumaczyć

Chociaż mniej więcej, o co w tym chodzi...